Sandro Camilli

Scaffali ricolmi di riviste e libri del settore raccontano una storia nata sotto il segno dell’amore per la cucina e per il vino. Sandro Camilli ha trasformato la propria passione in professione dopo anni di duro lavoro sul campo di un ristorante, dove ha iniziato ad affinare i propri sensi. Dall’esperienza all’essenza, la sua vita cambia venti anni fa grazie all’incontro con AIS, stella fissa di una costellazione di studi, master e corsi di marketing sul vino che gli hanno letteralmente indicato la rotta da seguire. Conseguito l’attestato da Sommelier, ha contribuito in maniera sempre crescente allo sviluppo di AIS Umbria, prima da Delegato fino a diventarne Presidente, carica che ha rivestito per dodici anni. Dai numerosi viaggi intrapresi alla scoperta delle eccellenze, fra prodotti tipici regionali ed europei, sono nate le sue passioni a venire. Del percorso ascendente, iniziato forse tardivamente ma che non si è più interrotto, ancora oggi la sua più grande maestra resta l’umiltà, non solo nel trasmettere una passione, ma anche e soprattutto nel diffondere e arricchire la cultura enogastronomica.

Guide vini italiane: sono ancora efficaci strumenti di comunicazione?

Tra i diversi strumenti per la diffusione della cultura del vino italiano, le guide enologiche hanno storicamente due compiti principali: premiare i produttori dei vini citati e aiutare i lettori a orientarsi nell’offerta a disposizione. È ancora così? Il panel di esperti riuniti per questa sessione presenterà le proprie opinioni a riguardo, confrontandosi sull’attuale ruolo delle guide per le diverse realtà coinvolte. Per i produttori, si esploreranno le concrete opportunità rappresentate dal partecipare alle selezioni per una guida. Si discuterà inoltre chi sono i lettori di queste pubblicazioni e a quali specifiche domande cercano risposta. Si parlerà anche della guida enologica in sé come prodotto editoriale, considerandone le diverse declinazioni cartacea, digitale o sotto forma di App.