Tra arte e scienza: le degustazioni “bendate”

Ago 30, 2022

Chiudi gli occhi, avvicina il bicchiere e attiva tutti i tuoi sensi – meno la vista, ovviamente. Hai mai sentito parlare delle degustazioni bendate? In questo articolo ti spiegheremo come funzionano, il loro obiettivo e dove puoi provare questa esperienza.

Sono molti i casi in cui le degustazioni ad occhi bendati vengono confuse con le degustazioni alla cieca più tradizionali. Quest’ultime sono eventi ormai presenti in numerose cantine e percorsi formativi dove l’interessato degusta il vino senza vedere l’etichetta, senza conoscerne prima la tipologia o la provenienza. Si tratta di un esercizio molto ultilizzato dagli studenti che vogliono migliorare la propria competenza in materia di vino, presente come parte dell’esame finale di moltissime certificazioni. Allo stesso tempo, si parla di degustazioni “bendate” anche per indicare un altro tipo di evento, qualcosa di ben diverso che va a toccare il sottile velo tra scienza, enogastronomia e arte.

Le degustazioni del Dottor Hoby Wedler

 Il Dottor Hoby Wedler, wine educator con un Dottorato di Ricerca in Chimica, ha creato un’esperienza di wine tasting “bendata” unica del suo genere con l’obiettivo di sperimentare un più profondo utilizzo dei sensi durante la degustazione. Non vedente dalla nascita, il Dr. Hoby Wedler ha scelto di andare ad analizzare come utilizziamo i sensi nel percepire e registrare le informazioni attorno a noi. Nonostante si utilizzino tutti e cinque i sensi per recepire il 100% delle informazioni che sperimentiamo nella vita quotidiana, la vista risulta responsabile per l’85-90% di quest’ultime. Perché?

 Nelle sessioni di degustazione create dal Dr. Wedler, esperienza che sarà possibile sperimentare a wine2wine Business Forum 2022, i partecipanti esplorano l’alfabetizzazione sensoriale, ossia la capacità di recepire dati da tutti e cinque i sensi, di analizzarli e trarne conclusioni logiche. Gli ospiti sono bendati e viene chiesto loro di preparare il proprio vocabolario aromatico con l’aiuto di specifici campioni di aromi preparati da Hoby e dal suo team. Questi campioni definiscono i termini del vocabolario olfattivo, proprio come un dizionario fornisce le definizioni delle parole nel linguaggio scritto e parlato. L’esperienza si conclude con una degustazione in gruppo di quattro vini che vengono annusati, assaggiati e analizzati in dettaglio.

Perché fare una degustazione ad occhi bendati?

Le degustazioni “alla cieca” sono aumentate sempre più negli ultimi anni, soprattutto nel settore enogastronomico, che spesso descrive l’attività come un esercizio “di mindfullness” del mangiare – o del bere. Rimuovendo temporaneamente il senso dominante e concentrando tutta la propria attenzione sul prodotto, i partecipanti sperimentano il mondo senza la distrazione della vista. Il risultato principale è un’attenzione a dettagli che, in genere, non vengono sperimentati. Inoltre, i partecipanti acquisiscono un’incredibile comprensione dell’aroma o del sapore del prodotto e sono in grado di riconoscere consistenze e sapori del vino che potrebbero non aver notato prima. Questo coinvolgimento profondo può aiutare immensamente a prendere decisioni chiave e a sviluppare una migliore comprensione del prodotto.

Conclusione

Usiamo la vista per cogliere l’85-90% delle informazioni inviateci da ciò che ci circonda. Cosa succede quando eliminiamo temporaneamente questo senso dominante e concentriamo tutta la nostra attenzione sul vino, senza essere distratti da ciò che vediamo? Questa sessione è l’occasione per scoprirlo divertendosi.

È attualmente possibile acquistare i biglietti per la nona edizione di wine2wine Business Forum, che si terrà al PalaExpo di Veronafiere il 7 e l’8 novembre 2022.

Ulteriori informazioni sul programma sono presenti sul sito dell’evento.