Il networking nel settore vitivinicolo in pillole: come affrontarlo?

Lug 6, 2022

Networking, pubbliche relazioni, opportunità: queste parole trovano una propria dimensione anche nel settore del vino? Per gli operatori del mondo vitivinicolo, avere una buona rete di contatti può essere tanto fondamentale quanto complicato, specie se le dimensioni aziendali rientrano nella fascia della piccola e media impresa. Talvolta, in queste aziende – che, secondo il 7° Censimento Generale dell’Agricoltura Istat, in Italia sono ancora prevalentemente a conduzione familiare – è l’attività produttiva ad assorbire il grosso delle energie a discapito di altre attività come, ad esempio, il networking. In questo breve articolo, cerchiamo di riassumere perché è importante continuare a fare networking in questo settore, riportando alcune modalità per farlo in modo intelligente.

Perché fare networking nel mondo del vino

Combinazione del termine “net”, rete, e “working”, lavoro, il termine “networking” significa lavorare all’interno di una rete di contatti, cercando di costruire e consolidare rapporti basati sulla fiducia reciproca. Perché aziende e professionisti del vino dovrebbero fare networking? Far conoscere la propria professionalità o gli asset della propria azienda in un contesto non promozionale, condividere aggiornamenti sulle novità del settore, scambiare opportunità di business con persone che operano nella wine industry, imparare ad avere una mente aperta e prendere consapevolezza di idee e opinioni diverse dalle nostre sono alcuni dei vantaggi dell’avere una buona rete di contatti. Avere un dialogo aperto con diversi ristoratori può far raggiungere nuovi clienti a un’azienda vinicola; conoscere diverse cantine del territorio può essere una risorsa importante per un albergatore interessato a collaborare in pacchetti enoturistici. Ancora, partecipare a eventi di settore o master class è un ottimo ambiente in cui buyer e distributori possono entrare in contatto con i produttori e ampliare canali di vendita e portfolio. Dobbiamo capire il funzionamento e le potenzialità della rete intorno a noi, e agire poi per sfruttare al meglio la nostra posizione all’interno di essa.

Obiettivi chiari, amicizia lunga 

Per fare networking servono principalmente tempo e strategia. Un ottimo punto di partenza sta nell’avere una chiara idea del tipo di relazioni da stabilire. Per farlo, deve essere chiaro l’obiettivo per il quale si è deciso di intensificare l’attività di networking. Una volta deciso lo scopo, sarà anche più facile proseguire con la strategia adatta al raggiungimento di esso. Un passaggio fondamentale è quello di fare ricerca e individuare quali figure professionali del settore vitivinicolo potrebbero aiutare maggiormente la tua attività. Ad esempio: se l’obiettivo è l’internazionalizzazione dell’azienda, bisognerà cercare dei canali con i quali entrare in contatto con buyer e distributori esteri, oppure con aziende italiane che hanno già dei contatti o collaboratori all’estero. Una volta scelto il tuo obiettivo quindi, dovrai capire quale strategia potrebbe essere più o meno efficace.

Il tempo è prezioso: elabora la tua strategia

Se fosse semplice e veloce, saremmo tutti dei maestri nel fare rete. La verità è che per fare networking serve tempo, tanto tempo. Per non sprecarlo, dobbiamo agire in maniera estremamente mirata, studiando gli obiettivi – come abbiamo già detto – e selezionando i nostri strumenti. La comunicazione digitale ci permette di essere connessi rapidamente, con chiunque vogliamo e in qualsiasi momento. Saper fare della tecnologia una nostra alleata aiuterà sicuramente a risparmiare del tempo. LinkedIn è un ottimo strumento per stabilire un contatto e una comunicazione “business oriented”. Un’alternativa possono essere i contatti e-mail, o l’organizzazione di chiamate Zoom, comodamente realizzabili dal proprio ufficio. Come spiegheremo meglio nel prossimo paragrafo, è comunque consigliabile – specie per un ambito così legato alla convivialità e alla sensorialità come quello del vino – partecipare a eventi mirati in presenza, fosse anche solo in poche e selezionate occasioni all’anno. Per ottimizzare, scegli situazioni che offrono la possibilità di incontrare più persone e profili utili per la tua attività contemporaneamente.

Gli eventi in presenza: l’habitat naturale del networker

Con la pandemia del 2020, il modo in cui facciamo networking è cambiato. Per un lungo periodo, le chiamate Zoom hanno sostituito i viaggi e le fiere, e le restrizioni hanno costretto l’umanità ad adattarsi a una nuova realtà. Anche se il digitale ha funzionato e ha tenuto in piedi interi settori, con il recente miglioramento nel controllo della situazione sanitaria molti eventi sono tornati in presenza. La scelta degli eventi a cui partecipare è importante: valuta il pubblico presente agli eventi, cerca di capire se includerà persone con le quali vorresti interagire e prepara la tua presentazione, che dovrà essere breve ed accattivante. Ogni evento è diverso: workshop, conferenze, seminari e fiere sono tutti opportunità di networking che non vale la pena far sfumare arrivando impreparati.

Conclusione

Insomma: sono tante le possiblità di crescita nel settore vitivinicolo che si possono creare grazie alla giusta strategia di networking. I passaggi principali sono innanzitutto l’individuare il nostro obiettivo specifico e poi, sulla base di questo, investire nell’instaurazione di relazioni che possano aiutarti a raggiungerlo. L’utilizzo di piattaforme digitali e la partecipazione in presenza a eventi di settore sono risorse importanti per la messa in atto della tua strategia. Attenzione, però: il networking, per funzionare, deve essere caratterizzato da una significativa reciprocità. Siamo tutti più disposti a concedere favori a chi ci dimostra per primo la volontà di fare altrettanto con noi, no?