Gianpaolo Paterlini

Nato e cresciuto a San Francisco, Gianpaolo Paterlini impara ad apprezzare il buon cibo e il buon vino fin da giovane. Suo padre, Giancarlo Paterlini, è arrivato a San Francisco da Bologna e ha aperto il ristorante Acquerello nel 1989. Il giovane Paterlini inizia come cameriere all’Acquerello all’età di 14 anni e lavora nel locale per tutto il periodo delle scuole superiori, fino a quando lascia la Bay Area per frequentare l’università di Boston. Durante l’estate successiva al primo anno di università lavora come food runner presso l’A16 con la proprietaria Shelley Lindgren, un’ex dipendente di Acquerello. Tornato a scuola, ha l’opportunità di fare esperienza con lo chef Ming Tsai al Blue Ginger di Wellesley, appena fuori Boston, e ricopre diverse posizioni all’interno del locale. L’intera esperienza gli fa realizzare quanto ancora c’è da imparare sul settore, in particolare sul vino.

Dopo il primo semestre del terzo anno e appena un mese dopo aver compiuto 21 anni, Paterlini si aggiudica uno stage presso Michael Mina a San Francisco, dove la serietà del programma enologico e l’attenzione ai dettagli hanno un forte impatto sul sommelier in erba. Capisce che il vino può essere un’attrazione tanto quanto il cibo: lavorare per Rajat Parr e Tony Cha lo porta a decidere che avrebbe passato la vita a lavorare con i vini.

Dopo un periodo di sette mesi da Michael Mina, Paterlini vendemmia con l’enologo Sashi Moorman a Santa Barbara. Alla fine della stagione, nel novembre 2007, torna a San Francisco e inizia a lavorare come sommelier all’Acquerello, portando con sé le pratiche, le conoscenze e gli ideali acquisiti durante il periodo al Michael Mina e la vendemmia. Viene promosso a wine director nel 2010. Tre anni dopo, il team apre 1760, un ristorante informale e raffinato con un’atmosfera di quartiere. Il 1760 chiude a causa della pandemia, ma rinasce nel dicembre 2021 con il nome di Sorella, un ristorante italiano che si presenta come la sorella più informale di Acquerello.

Poiché Acquerello è specializzato in vini italiani, per Paterlini è importante che i commensali comprendano l’offerta e le diverse varietà, regioni e stili autoctoni. La carta dei vini di Acquerello comprende quasi 2.400 selezioni, mentre quella di Sorella offre una lista più piccola e mirata. Una delle passioni di Paterlini è costruire relazioni con le cantine e scegliere i vini da imbottigliare esclusivamente per Acquerello e Sorella. Oggi, a 36 anni, Gianpaolo guida un team di giovani e talentuosi sommelier in entrambi i ristoranti. Trova il proprio lavoro di sommelier particolarmente significativo quando contribuisce a migliorare l’esperienza interattiva dei clienti di Acquerello e Sorella. Per lui, il suo compito non è quello di dire alle persone cosa bere, ma di aiutarle a trovare qualcosa che le renda felici.

Anche nel tempo libero, la vita di Paterlini ruota intorno al cibo e al vino. Lo si può trovare spesso a pianificare dove consumare il prossimo pranzo o la prossima cena. Ama viaggiare in tutto il mondo e si reca in Italia almeno tre volte all’anno per procurarsi nuovi vini e continuare a sviluppare relazioni.

Cosa ricercano i sommelier: Wine & Spirits Magazine e Top Sommeliers sulle tendenze del vino italiano negli USA

Cosa cercano in un vino italiano gli attuali leader della wine industry quando intendono ampliare le proprie carte dei vini? Josh Greene, editore di Wine & Spirits Magazine, e Stephanie Johnson, redattrice italiana della rivista, discuteranno di questo e altro con tre dei più stimati sommelier degli Stati Uniti. La sessione tratterà una serie di argomenti, tra cui le categorie che, dal punto di vista dei sommelier, vendono senza alcuno sforzo, quelle che li affascinano ma che non vendono mai, e quelle per le quali sono riusciti a trovare una particolare presentazione nella carta dei vini, abbinamenti o altre soluzioni per interessare i commensali a provare qualcosa di nuovo. La sessione includerà anche una simulazione di uno dei panel di degustazione di Wine & Spirits, offrendo ai partecipanti un prezioso “dietro le quinte” di come una pubblicazione leader esamina, descrive e valuta i vini.