Agricoltura di precisione & sons: cos’è la viticultura di precisione

Set 27, 2019

La viticultura di precisione è l’applicazione dell’agricoltura di precisione in vigna. Questa conduzione del vigneto sito-specifica massimizza la gestione e la produzione di ogni pianta, accompagnando il viticoltore in tutte le fasi della sua attività: scopriamo come.

Pur essendo una pratica altamente digitale, la viticultura di precisione rimanda all’artigianalità del passato. Una volta, il viticoltore conosceva a menadito ogni metro del proprio vigneto ed era in grado di gestire ogni pianta in maniera differenziata. Oggi, su un vigneto di grandi dimensioni ciò non è più possibile. Non senza la viticultura di precisione.

Il principio della viticultura di precisione è uguale a quello dell’agricoltura di precisione: trattare ogni vite singolarmente, stando bene attenti alle esigenze della pianta e soddisfacendole nel momento esatto in cui essa stessa lo richiede.

Da dove cominciare

Il primo passo verso una gestione volta alla viticultura di precisione è la traccia del vigneto con una guida GPS. Avere un vigneto tracciato con la guida satellitare serve a geolocalizzare ogni pianta. Questa informazione agevolerà poi il lavoro in vigna dei mezzi a guida automatica tipici della viticultura di precisione. Dopo l’impianto, ogni fase di conduzione del vigneto può essere portata avanti più facilmente secondi i principi dell’agricoltura di precisione.

Concimazione

In regime di viticultura di precisione, la quantità di fertilizzante data ad una pianta stressata non sarà la stessa di quella dato a una vite vigorosa. Con l’agricoltura di precisione, il viticoltore ha la possibilità di dosare il concime sulla base delle condizioni di ogni singola pianta, o sugli obiettivi che lui stesso vuole raggiungere. Punto di partenza per capire come e quanto concimare è una mappa di prescrizione (o mappa di vigore): una mappa che mette in relazione le condizioni della pianta con la quantità di concime che necessita. Da qui, l’azienda può procedere in due modi. Utilizzare delle concimatrici a rateo variabile, spandiconcime che si basano sulle informazioni caricate sulla mappa di prescrizione, o affidarsi al buon vecchio lavoro manuale. Alcuni viticoltori infatti, non volendo sostenere la spesa di un trattore a guida automatica, hanno deciso sì, di mappare i loro vigneti e le necessità di ogni pianta, ma di procedere poi comunque con una concimazione vecchio stile.

Difesa

Con la viticultura di precisione la difesa di un vigneto diventa interconnessa e digitale. Una delle opzioni più valide già a disposizione dei produttori di vino per difendere le proprie viti sono i sistemi di supporto alle decisioni (o DSS, dall’inglese Decision Support System). Questi DSS hanno due componenti principali: un sistema per il monitoraggio dell’ambiente vigneto (aria, suolo, piante, malattie e insetti) e un’applicazione online che, analizzando questi dati fornisce informazioni specifiche in tempo reale su come trattare al meglio la singola pianta. In pratica, questi sistemi raccolgono, organizzano e integrano le informazioni sul meteo e sulle varie componenti del vigneto per poi combinare i dati e dire al viticoltore come meglio prevenire malattie e parassiti.

 Vendemmia

Sotto un regime di viticultura di precisione anche la vendemmia non può prescindere dall’utilizzo di una mappa di vigore. Durante il periodo più cruciale dell’anno, il viticoltore solitamente vuole sia tenere distinte le uve di qualità superiore da quelle di qualità inferiore, che portare i grappoli al livello ottimale di maturazione. Raggiungere questi obiettivi diventa più facile con la viticultura di precisione, che, attraverso la creazione di mappe specifiche, crea tutte le condizioni necessarie per una vendemmia differenziata. Il primo passo da compiere in questo caso è il campionamento delle uve a seconda delle aree di vigoria: in breve, si va in vigna e si capiscono quali piante sono vigorose e quali no. Solitamente, le piante meno vigorose maturano precocemente e devono essere quindi vendemmiate prima, al contrario quelle che hanno una vigoria maggiore possono aspettare. Una volta disegnata la mappa, si può procedere a mano, mandando i vendemmiatori prima nelle zone in cui la maturazione è più avanzata e lasciando indietro quelle che hanno bisogno di giorni in più. Il risultato? Ascoltando le necessità delle singole piante, si ottiene il massimo da ciascuna di esse.

Ma quindi… ne vale la pena?

Se lo chiedono in tanti: tutto questo lavoro varrà poi la pena?  La risposta, in breve, è assolutamente sì. La viticultura di precisione alza la qualità e abbassa i costi di produzione. Aiutando la cantina a produrre uve e quindi vini migliori, la viticultura di precisione permette alle stesse di posizionarsi sui mercati premium e di approcciare anche una clientela diversa. Non solo; con l’utilizzo della fertilizzazione a rateo variabile, la difesa di precisione e le mappe di vigore, si riducono i costi di produzione e si eliminano gli sprechi.

 

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