Adam Teeter

Adam Teeter è co-fondatore e CEO di VinePair, la testata dedicata a vino, birra e liquori più letta d’America. Dalla fondazione della rivista nel 2014, Adam è diventato un’autorità riconosciuta su come rendere il mondo degli alcolici più accessibile a tutti e sull’analisi della costante evoluzione del panorama mediatico. Prima di dedicarsi a VinePair, Adam è stato a capo del settore marketing e sviluppo per il periodico di notizie e politica Tablet Magazine. È professore associato di Digital Media alla Columbia School of Journalism e vincitore del “Left Bank Bordeaux Cup American Wine-Tasting Championship”. Ha conseguito un MBA alla NYU Stern con specializzazione in Marketing e Imprenditoria e un BA in Giornalismo alla Emory University.

Un brand vinicolo che vende nella grande distribuzione potrà mai essere un bene di lusso?

Un brand vinicolo che vende nella grande distribuzione potrà mai essere un bene di lusso? Vendere presso i principali distributori assicura un ottimo margine di profitto. Ma se il tuo vino viene già distribuito nella GDO, potrà anche essere incluso nelle carte dei vini dei migliori ristoranti? Questa sessione mostrerà quanto segue.

1. Investimenti di marketing incentrati sul lusso hanno permesso ai marchi di Champagne di vendere sia presso i principali rivenditori che attraverso le carte dei vini dei migliori ristoranti.

2. Il prezzo non è un elemento sufficiente per garantire che un vino possa esistere in entrambi i contesti.

3. A meno che non abbiano grandi budget a disposizione per il marketing, in America i brand devono generalmente scegliere: supermercati o ristoranti. Non possono essere presenti in entrambi.

Dovremmo interessarci delle NFTs sul vino?

Questa tavola rotonda esplorerà gli NFT e le relative implicazioni sul vino. La discussione si occuperà di presentare tre specifiche riflessioni.

1. Gli NFT non sono tutti uguali: non ha senso creare un NFT che vada semplicemente a sostituire qualcosa che già esiste.
2. È necessario fare attenzione nel seguire i trend. Se è vero che il rilascio di un NFT può generare un’eco mediatica, d’altra parte non è scontato che quell’eco sia positiva.
3. I compiti a casa vanno fatti: meglio non pensare nemmeno alla pubblicazione di un NFT prima di averne compreso a fondo ogni aspetto.